Sono nato il Primo Maggio del 1975.
E se i latini dicevano
“nomen omen” posso dire che anche la data di nascita non scherza:
occuparmi dei lavoratori e delle lavoratrici e diventare il
Segretario della Cgil era forse scritto nel mio destino fin
dall’inizio.
Nasco insieme a due gemelli Fabio e Morena, in totale fa tre, una rarità per quei tempi, un caso più unico che raro visto che mia mamma aveva già 38 anni. Da piccolo la compagnia non mi mancava, ho anche un fratello maggiore di 11 anni di nome Marco. La famiglia numerosa ha comportato enormi sacrifici da parte dei miei genitori. Mario e Lina avevano un bar: il Bar Marco aperto la vigilia di Natale del 1968 e gestito dopo la loro morte, da mio fratello fino all’8 luglio del 2008. 40 anni di attività mi hanno fatto conoscere da vicino il punto di vista dei commercianti e dei lavoratori autonomi.
Essere stato segretario nel sindacato mi ha completato permettendomi di prendermi cura dei lavoratori dipendenti. Posso dire di essere orgoglioso di aver conosciuto ed apprezzato entrambi i lati del mercato del lavoro. A scuola ho scelto il Liceo Scientifico Saccheri (oggi Cassini), ho seguito le mie inclinazioni ed in quegli anni avevo sentito il bisogno di distinguermi dai miei fratelli (Fabio ha fatto Ragioneria e Morena è diventata Infermiera). Anni di svago, strimpellavo il basso e poi di sport , ho prima corso in bicicletta e poi fatto l’allenatore per diversi anni.
Dal 2000 ho iniziato il mio percorso nella Cgil, partendo da semplice volontario sono arrivato a fare il Segretario Generale della Camera del Lavoro.
In questi anni mi sono impegnato nel sociale, ho collaborato moltissimo con diverse associazioni, dalla Scuola di Pace (sono stato tra i fondatori) all’Arci, da Mia Arci-gay ad Agedo, dalla Caritas all’Anpi, sempre provando ad applicare i principi di solidarietà e fratellanza: linee guida che mi hanno sempre accompagnato.
Ho imparato nella militanza quotidiana che l’altruismo non si dichiara, ma si pratica e che l’antifascismo è un valore non negoziabile.
Dal 2001 sono sposato con Cristina che ho conosciuto nel 1997, insieme siamo genitori di due ragazzi: Samuel 20 anni, che oggi studia economia a Genova e Diego che frequenta la terza Liceo Scientifico all’Istituto Colombo. Per entrambi sogno un futuro sereno; vorrei che potessero scegliere di restare a Sanremo; vorrei che avessero le opportunità per realizzarsi. Se al contrario la vita li portasse altrove, vorrei che fosse per libera scelta e non perché sia l’unica opzione possibile, come per molti giovani che oggi su questo territorio non trovano risposte.
Infine credo nello studio e nella crescita personale: a 45 anni mi sono iscritto all’Università di Genova e nel 2023 a 48 anni mi sono laureato in Scienze della Comunicazione: aver interrotto gli studi era uno dei grossi rimpianti della mia vita e sono orgoglioso di aver chiuso positivamente anche questo capitolo.
Nei prossimi impegni che la vita mi offrirà cercherò di portare i valori che fino a qui mi hanno accompagnato, come potete ben immaginare la determinazione non mi manca